martedì 17 agosto 2010

Magnifique

"C'est magnifique, hein?".

Le francesi viaggiano en famille; le italiane rigorosamente col fidanzato. Abbigliate a qualunque ora come fossero a mezzanotte in Viale Ceccarini, e il tacco dodici e la cavigliera e il trucco e la mini.
D'ordinanza, sempre vagamente incazzate: partono in coppia, che da noi fa ancora status, ma poi non si divertono.
Ho sentito uno che diceva mogio: eh, ma sei sempre arrabbiata con me.
Accomodati tesoro, ce n'é dei plotoni.

Le inglesine sono con le amiche, e loro sì che si divertono: bevono come marinai e si innamorano dei baristi greci.

Le greche, invece, sono bionde tinte.

E sì, è magnifico.

Sembra la Capri della Grecia, ha commentato l'UCP con una sua certa qual aria di scandalo.

E' convinto di essere un uomo di gusti semplici e rudi, del genere basta uno scoglio; poi passa a elencare con elegante distacco che nella casa dell'estate ci dev'essere l'aria condizionata (soffre il caldo), e la rete e lo spazio adeguato (deve scrivere, lui).
Quando vola si lamenta degli aeroporti, quando atterra dei ritardi e del caldo africano, in generale nella vita del fatto di non essere sul Falzarego o tra i pratoni dell'Armentarola.

Dopo tre giorni, scorrazza seminudo e sciamannato per l'isola sul precario scooter greco.

Il resto è mare, retsina, greek salad - e capra che balla il sirtaki di Zorba.

Questa casa da cui vi scrivo ha la grazia di uno dei panorami più belli del mondo.
All'alba e al tramonto tutta l'isola diventa rosa.
Le voci, la musica tra le case bianche giungono come sussurri solamente verso l'ora di cena.
La sera, le luci sulla scogliera si accendono come benedizioni.

domenica 8 agosto 2010

Priceless

Una moleskine a fogli color burro un po' duri, per le idee, i colori, i ritagli.
Carta, matite, forbici, colla.

Uno sketchbook nuovo per l'estate: non ha prezzo.

martedì 3 agosto 2010

Da morire

Spero vi sia chiaro, amici della capra, che moriremo tutti democristiani.

Per liberarci di Silvio, per non poter più vedere (né sentire) il PD, perchè lo stato in cui versiamo è tale che Fini e Casini (Rutelli no, quel che è troppo è troppo) ci fanno tenerezza, simpatia, ci riportano ai governi balneari cari alla nostra adolescenza, fanno - come dire? - un po' gioventù ribelle, beau geste, Capannina anni '60, quando tutto sembrava possibile e la voce era quella di Mina, e anche un po' Hammamet.
Non perderemo, dopotutto, quella simpatica abitudine di turarci il naso, cara a Indro Montanelli.

In meno di una settimana ci hanno lasciato due signore che amavamo, Suso Cecchi D'Amico e Elvira Sellerio, e ce le portiamo entrambe nella lista dei morti della capra, ché erano sagge, e l'hanno fatto davvero, di esserci come soggetti di cultura e pensiero, molto prima che noi tutte piccole donne del 2010 crescessimo piene di ambizioni e prosopopea di fare carriera.

Infine/1. Credo che dobbiate venire a conoscenza dell'esistenza di Gemmadelsud, la nuova regina di youtube. Non ho cuore di linkarla, ma cercate il suo "provino per la Mediaset" sul tubo e non ve ne pentirete.

Infine/2. Dite quello che volete, ma questa ragazza ha qualcosa davvero. Elisabetta Canalis, fotografata da Ellen von Hunverth per Vanity Fair, abito Dior Haute Couture dipinto a mano.



Infine/3. Che ve lo dico a fare. Puntuale come le tasse (lo so, il paragone è malscelto), Rumiz è partito per il solito viaggetto ameno. Cito testualmente da Repubblica di domenica 1° Agosto:
"Comincia oggi il viaggio di Paolo Rumiz nell'Italia garibaldina". Eh? Massì: "Per vedere come reagisce al simbolo l'Italia di oggi, in ogni tappa indosserà la camicia rossa che fu di Domenico Cariolato, classe 1835, luogotenente di Garibaldi."

Non dite niente, fate i bravi: adesso, solo adesso, è davvero estate.