mercoledì 10 novembre 2010

Ginestre

Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn,
Im dunkeln Laub die Gold-Orangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht?
Kennst du es wohl?
Dahin! dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn.
Johann Goethe

(Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni,
gli aranci dorati rilucono fra le foglie scure,
una mite brezza spira dal cielo azzurro,
il mirto immoto resta e alto si erge l’alloro,
La conosci tu, forse ?
Laggiù, laggiù
Con te, amore mio, io vorrei andare.)

E tutti a dire di Saviano in tivù, di Vendola che ha parlato delle ginestre a Milano e di Renzi che ha parlato di rottamazione di una classe dirigente a Firenze, di Bersani che se ne è rimasto a Roma a parlare con quelli di prima.
Tutti a dire di Silvio B. e dell'ennesima minorenne zoccola.

Io ho capito che non mi fa più ridere niente: l'ho capito ascoltando Benigni nel programma di Fazio e Saviano, che non ridevo per niente.
L'ho capito un po' prima in realtà, mentre ascoltavo Saviano che parlava di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e mi sono accorta tutto insieme che allora, quando l'autostrada e poi una via di Palermo saltarono in aria nel '92, è stato più o meno l'ultimo momento in cui questo paese mi è sembrato uno.
Mi sono accorta che da allora - da quel pomeriggio di domenica in una casa che non è più mia da tanto, impietrita insieme ad un uomo che non è più mio da tanto - sono passati quasi 20 anni, cioè circa metà della mia vita.

Mi è tornato in mente tutto insieme lo svincolo per Capaci l'anno scorso d'estate, c'era caldo e l'aria spessa che mormorava cose e (anche lì) le ginestre e il pitosforo di Montale che amo tanto, qualcosa chiamava dove-sei-Giovanni-dove-sei, e io piangevo dietro gli occhiali da sole.

Così mi è stato chiaro, amici della capra, che, semplicemente, non posso perdonare nessuno di loro, per questi ultimi vent'anni.

venerdì 5 novembre 2010

Applicazioni

Vi domanderete, amichetti della capra, dove accidenti siamo finiti tutti.

Siamo occupati assai, a disegnare (alla lettera, coi pennarelli e la carta) le Strategie del Grande Cliente, a bere spritz, ad amoreggiare con questo meraviglioso oggettino qui.


The web is dead, long live the Internet - titola Wired.

Il web è più vivo che mai, e adesso cammina (davvero).

NdA Poichè vi parlo di un prodotto, e di un brand, colgo l'occasione per un bel discorsetto.
La capra orgogliosamente rivendica una vigorosa indipendenza editoriale, non produce nemmeno sotto tortura contenuti branded o comunque pagati, non accetta inserzionisti di sorta e non ospita attività di marketing. (Almeno qui, sennò non è vita.)
Qualsiasi citazione o commento relativo a prodotti o brand è dunque frutto delle sole personali opinioni della capra medesima
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Nel caso decidessimo di venderci - e potrebbe accadere, chessò, se ad esempio Louis Vuitton o Chanel un bel giorno trovassero la capra veramente irresistibile in cambio di una montagna di denaro, perchè ora non è che siamo proprio eroici, via - sarete i secondi a saperlo, miei piccoli lettori.
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