lunedì 28 settembre 2009

Cose che restano

a Giovanni, quello di allora e questo di adesso
Ci sono cose che non cambiano.

Per dire: a Porta a porta riparlano del delitto di Garlasco, perizie e bicicletta e tutto, al momento non vedo il modellino della casa del delitto ma sono certa che Vespa ce l'ha, imboscato da qualche parte. Comunque ci sono la Matone e Crepet, stiamo sereni.

Così, quando stasera ho trovato il commento di Giovanni al mio post precedente, ho pensato così: che ci sono cose che non cambiano.

Voglio dire, c'era lui in Sardegna una disgraziatissima estate in una stramba casa con la piscina al primo piano, con una fidanzata mai più vista di cui si è persa memoria. C'era lui a recuperarmi in una stazione, un'autunno di molto tempo fa in cui, per così dire, slatentizzavo la mia arte della fuga prendendo aerei in direzioni varie. All'aeroporto, infatti, mi ci portava lui, in genere dietro minaccia. C'era lui infinite altre volte, in un'altra vita.

Giovanni è una cosa che tu non usi quasi mai, ma sai che è lì: non sopporterebbe niente, credo, del caos della mia vita di ora, e infatti figurarsi, non ci sentiamo nemmeno; credo mi consideri una specie di invasata in carriera in un posto di pubblicitari pazzi, di destra e vagamente Milano-da-bere, la cui sola vista lo stanca e che trova interessante circa come una serata al circo Nones.

Ma è a Giovanni che chiederei cosa pensa di un libro, a lui direi con affetto che è un uomo veramente inutile (una nostra vecchissima gag), con lui passerei un pomeriggio di ozio a bere birra e a scambiare battute e punti di vista.
Non so se questa è amicizia: voglio dire, credo di non avere nemmeno più il suo numero di cellulare, e non sono certa che vorrebbe mai rendersi così reperibile.
Di certo ha il permesso di linkare la sua memoria alla mia, i miei link includono lui e la sua pipa e i suoi occhiali da sole, con i quali ama prendere le distanze dal mondo.
Giovanni ha la mappa di questo blog che custodisco per me e per i pochissimi dai quali non mi sono mai sentita giudicata. Le sue visite, e le brevi tracce di lui mi commuovono.

Sto invecchiando. Finalmente posso farmi il visone.

venerdì 11 settembre 2009

Dov'è Mike?

Così.
L'ho domandato a UCP ieri sera mentre riempivo la lavastoviglie.
Dopo le costolette d'agnello e prima della grappa.
"Stai parlando dell'immortalità dell'anima?" ha chiesto lui, che non fa mai finta di non capire le domande.
"Sì", ho detto io.

UCP lo esclude, ma io vorrei sapere se Mike guarda la tele adesso, o fa Riskytutto da qualche parte.

mercoledì 9 settembre 2009

Stay hungry, stay foolish


Non è nuovo questo discorso, ma Steve Jobs è tornato, e che classe. E qui.
Mike invece non torna, ma vale lo stesso.
Stay hungry, stay foolish, Mike.