sabato 5 novembre 2011

Un sogno d'oro e di fumo

Sentite che meraviglia Albert Camus:
"Mi piace camminare per la città, di sera, riscaldato dal ginepro. Cammino per notti intere, sogno o parlo a me stesso interminabilmente...D'altrone questo paese mi ispira: amo questo popolo brulicante sui marciapiedi, incuneato in un piccolo spazio di case e d'acqua, circondato dalle brume, da terre fredde e dal mare fumante come la liscivia. L'amo perchè è doppio. E' qui ed è altrove. Ma sì!...Camminano vicino a noi, è vero, eppure guardate dov'è la loro testa: nella bruma di neon, di ginepro e di menta che cala dalle insegne rosse e verdi. L'Olanda è un sogno, signore, un sogno d'oro e di fumo, più fumoso di giorno, più dorato di notte, e di notte e di giorno questo sogno è popolato da Lohengrin come questi, che sfilano sognanti sulle loro biciclette nere dagli alti manubri, cigni funebri che girano senza sosta in tutto il paese, intorno ai mari, lungo i canali. Sognano, con la testa nelle loro nubi ramate, girano in tondo, pregano, sonnambuli, nell'incenso dorato della bruma, non ci sono già più. Sono ormai a migliaia di chilometri, partiti verso Giava, l'isola lontana. Pregano quelle divinità sghignazzanti dell'Indonesia di cui si sono adornati le vetrine e che errano in questo momento sopra di noi, prima di appollaiarsi, come scimmie sontuose, sulle insegne e le pensiline delle scale, per ricordare a questi coloni nostalgici che l'Olanda non è soltanto l'Europa dei mercanti ma il mare, il mare che porta a Cipango e a quelle isole dove gli uomino muoiono pazzi e felici".

Infatti, siccome sta arrivando Natale, noi ci andiamo.

Credits
Amavo tanto questo testo di Camus già quando, da ragazzina, leggevo in francese La chute, 1956.
E' molto probabile che l'edizione italiana che girava per casa allora fosse quella di Garzanti del 1975, ma voi adesso potete godervela con l'edizione Bompiani del 1980 (non ha di sicuro lo stesso fascino, in compenso la trovate da amazon e da ibs).