sabato 20 agosto 2011

Meltemi

Che ve lo dico a fare,  quest'isola è perfetta.
Brulla, brullissima. Un sasso cicladico sbattuto giù nell’Egeo, una chora quasi-roccaforte con tre incantevoli piazzette alberate che si susseguono protette dal vento.
Piccole chiese ortodosse candide gettate ovunque sulle pietraie e tra gli sterpi, e il monastero che domina su tutto.
Un porto dove  si va a vedere un bellissimo nulla, che non ci sono quasi barche attraccate, e qualche giorno quando il meltemi soffia forte nemmeno i traghetti partono o arrivano. Se non partono, si resta.

Anche le reti stanno tra i venti, vanno e vengono come forsennate, fornendo irraggiungibilità insperata.
E anche la casa è tra i venti, in alto sulla montagna.
Si vede tutto. La chora in basso, il monastero di fronte, il mare e le isole intorno. L'alba dal letto, il tramonto dalla terrazza.
Il mio letto è una nave, ma sul serio: certe notti il meltemi solleva tutto, casa e terrazzo e sedie e tavoli e letto, e la capra se ne va bellamente in giro per l’aria che sembra l'apprendista stregone.

Quanto al resto, ovvero le cose che pensano, e quelle strane e anche magiche che accadono con questo vento, non son davvero cose che riguardino voi ragazzi.


Credits

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