mercoledì 20 gennaio 2010

Il fuoco dentro le parole

Mi sono steso su mille lenzuola
Cercando il fuoco dentro una parola
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te.
Dove ho visto te, Lorenzo Jovanotti Safari 2008


E' iniziato l'anno.

Il momento migliore di San Silvestro sono stati i vicoli di Genova, e le luci della città, e il mare e la Lanterna e il silenzio nella notte da una finestra in collina.



Le parole dell'amato Crotalo la vigilia di Natale sono state un balsamo, per ciò che è stato e per qualsiasi cosa verrà.

E poi di nuovo di corsa, aerei e hotel e gli eventi e le gare e i brainstorming e i report e la capa Ginevra e Caparezza -business as usual.

Roma - e finalmente i Bacon e il fuoco dei Caravaggio alla Galleria Borghese tutti per me, e la sera romana tiepida di via Veneto.

Rumiz - non fate quell'aria innocente, ve lo domandavate anche voi - se ne è andato a passar le feste in uno dei suoi soliti posticini ameni, a Erto.
Proprio lì, il paese sotto la diga del Vajont che fu spazzato via dal crollo della medesima il 9 ottobre 1963, ha incontrato Mauro Corona in una specie di antro in cui vive e lavora.

Di nuovo c'è che Facebook e Twitter non sono più moderni, e che Second Life è morto.

Di vecchio c'è che ieri sera Vespa parlava di maghi e oroscopi, e Bersani a Ballarò parlava delle primarie del PD - che è circa lo stesso. Bondi ha dimostrato una rara capacità di prendere per puro sfinimento i propri interlocutori, il suo argomentare fa lo stesso effetto delle poesie che Vanity Fair si ostina impietosamente a pubblicare: e questo naturalmente spiega come mai Silvio lo abbia scelto come portavoce.

Di nuovo, e di vecchio, c'è un piccolo libro che vi lascio come una croce, quale viatico per questo anno iniziato, che è La strada di Cormac Mc Carthy.
Abbiatene paura, perchè avrà il potere di irritarvi, e di svegliarvi la notte, e di farvi sentire come morti viventi, e infine di cambiarvi per sempre.

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