venerdì 15 aprile 2011

Marmellata di arance

 a Laura

Capita raramente, per non dire quasi mai, almeno a me, che per lavoro si incontrino persone che, dopo un po', vorresti facessero parte della tua vita.
Che se solo non abitassero troppo, troppo lontano, vorresti andarci a bere l'aperitivo dopo il lavoro, o chessò a fare shopping, o al mare nel weekend.
Che vorresti chiacchierarci di amori e dolori cucinando un sabato pomeriggio, bevendo del rosso in attesa che sia ora di cena.

Ecco, Laura è così. Una che coi suoi irresisitibili sorrisi, a me ristabilisce la giornata.

Una la cui marmellata di arance, diciamolo, ti rimette al mondo.

Come omaggio a lei, che oggi è venuta a trovarci a Milano portando l'allegria, al suo delizioso blog di vita e ricette, al suo sguardo trasparente, e già che ci siamo in generale nella vita agli amori in circolo, c'è solo una cosa da fare: il bread and butter.

Mescolate mezzo litro tra panna fresca e latte con i semini tolti da un baccello di vaniglia, e scaldate fino all'inizio dell'ebollizione.
(Io ci metto anche il baccello, perchè mi fa poesia, ma qui dipende da quanto siete poetici voi, non c'è una regola precisa: seguite il sentimento.)

Montate con le fruste 4 tuorli e 150 grammi di zucchero (anche di canna, grezzo, che è elegantissimo), e versateci a filo il latte caldo, mescolando.
Fine della poesia, togliete il baccello della vaniglia.

Imburrate una terrina da forno con un burro buonissimo e fresco, e sistemateci del pane raffermo privato della crosta, tagliato a fette e imburrato a sua volta . Fate uno strato di pane, sopra sistemateci dell'uvetta (quella bionda, dai chicchi grandi e morbidi, ammollata in qualcosa di abbastanza sontuoso tipo Martell o Laphroig), e un altro strato di pane a fette imburrato.

Versate la crema sopra tutto, aspettate una mezz'ora, cospargete di zucchero e infornate a 180° per una ventina di minuti o finché é dorato a dovere.

Il bread and butter indimenticabile: quello servito a colazione al Ciragan Palace, Istambul.
Insieme alla piscina a sfioro, dalla quale vi sembrerà di essere immersi nel Bosforo, e ai cargo che portano destini perduti attraversando lo stretto e andandosi a perdere in posti che nemmeno hanno un nome.

Ha scritto Alvaro Mutis, "spesso la vita impone certi regolamenti di conti che non è consigliabile ignorare: una sorta di bilancio che essa presenta a ciascuno di noi perchè non ci si smarrisca nel mondo dei sogni e della fantasia, e sappia tornare alla calda sequenza quotidiana del tempo in cui realmente si compie il nostro destino".

Credits
L'ingrediente segreto della marmellata di arance di Laura è il whisky.
"L'ultimo scalo del Tramp Steamer" di Alvaro Mutis è pubblicato da Adelphi.

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