domenica 28 ottobre 2012

Dove si sta, davvero

Gli esami non finiscono mai.

Respira. Trattieni il respiro.
Girati. Ora da questa parte. Di qui.
Aspetta, ora l'ago. Siediti.
Stenditi. Ora ti metto i sensori.

Non fa male, no.
Ferma. Sei bravissima.
Ora ti farà male.

C'è un esatto preciso istante in cui capisci che l'unica cosa possibile è non essere lì.

Quindi hai qualche frazione di secondo mentre il corpo si strappa per correre in un altrove che sia il miglior posto in cui sei stato da che hai memoria.

E' così che, di recente, io sto spesso davanti a una culla dall'altra parte di un vetro, verso le sette di un mattino di marzo, e in una piazza di Milano in un pomeriggio di gennaio, durante una sommossa.

Nessun commento: