Del guardare a pezzi e della distanza dalla quale si vede meglio, del movimento controluce, del sonno e dei risvegli, del tempo misurato con l'amore e dell'amore misurato col tempo, dei saperi e degli immaginari, del prima, del più tardi, del forse, dei sogni sui libri, e di tutti i film, delle cose che si sapevano già e di tutte quelle da dire, del fermarsi a tanto così e da quale parte stare, della paura e dello stupore e delle cose che rullano, della prudenza e degli estremi, del cibo, del vino e del fumo.
Dell'andare sapendo di voler tornare, del come l'amore va a onde.
Credits
osteria (con camere?), interno giorno, sabato in gennaio
domenica 1 febbraio 2009
Del come l'amore va a onde
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