mercoledì 3 settembre 2008

Pericoli

Pericolo, 1
Settembre, andiamo, è tempo di ricominciare col brainstorming, santa pace.

Per un piccolo saggio del genere, vi rimando a un post di luglio, Lancia il mobile, il genere è quello, demenzial-surreale, il che mi spinge a una assennata riflessione: o facciamo quel genere di lavoro fichissimo, qualunque esso sia, che suona circa "mi pagano per pensare/dire/ fare/leggere delle grandissime minchiate", oppure ho ragione io, che giro per l'agenzia con aria tragica, tipo la Duse aggrappata alle tende, (aiutata, lo ammetto, dal mio nuovo eyeliner nero Chanel da 19 euros), dicendo che voglio andare a fare l'infermiera in Afghanistan per Emergency e che basta con sta roba. Va bene, come infermiera non mi prendono, ma magari la logistica.

Allora, a furia di sentire scemenze e frasi tombali (nel senso di "da seppellire") durante queste estenuanti riunioni (stare riuniti è ancestrale, rassicura, si socializza, si cazzeggia, si mangia, si ha pure la sensazione di lavorare), ho inaugurato la lavagna.

Forse non vi ho ancora comunicato che sono da tempo ormai la fortunata occupante dell'ufficio più figo dell'agenzia, quello nel sottotetto, ribattezzato da me "la mansardina" in un momento di leziosità senza remissione. Ora immaginatevi la vostra wonnie soave nell'ultimo ufficio in fondo al corridoio dell'openspace, in un'area dove non si capita per caso nè si passa, ci devi venire solo se hai un motivo preciso e dettagliato da sfoderare, le visite esterne debitamente annunciate e inesorabilmente bloccate dalla receptionist che è amichetta della wonnie medesima e angelica veglia, il beneamato Crotalo nell'ufficio accanto che quando è di genio viene in visita a mettere ordine da me per rilassarsi (cioè mi butta via le cose, inutile dirlo), due scrivanie al posto di una in quanto secondo quelli della logistica "sei troppo disordinata, mettiamone due che è meglio". Vabbè, mi hanno portato via un armadio e una lampada nottetempo "perchè gli servivano", ma che vuoi fare, è una guerra.

La lavagna magnetica (di recupero, rubata a qualcun altro, suppongo) dopo due giorni era già leopardata di appunti e puntine che tengono su fogli che se no si perdono inghiottiti dal casino o dal Crotalo nella sua versione "piccolo archivista", ma da ieri ci troneggia scritto sopra il seguente concetto epocale partorito nell'ultima riunione sulle note pastiglie di cioccolato:

"Un m&ms da solo è pericoloso."

Pericolo, 2
Dopo una notte e una mattinata tribolate assai, Milano è tappezzata dalla copertina di Vanity Fair, questa: echeccavolo, mentre una ragazza è impegnata nella guida della sua autovettura, è pericoloso.

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