mercoledì 8 ottobre 2008

Il prenditore nella segale

Per la categoria non posso trattenermi, sentite questa che incanto.

When you came, you were like red wine and honey,
And the taste of you burnt my mouth with its sweetness.
Now you are like morning bread,
Smooth and pleasant.
I hardly taste you at all for I know your savour,
But I am completely nourished.


E' Amy Lowell, una specie di Emily Dickinson, di cui vi ho parlato qui, ma un po' dopo, a Boston, e pure lesbica. Ah, l'America.

Ma ve lo ricordate il giovane Holden Caulfield? Titolo originale, bam, the catcher in the rye, e la canzoncina:

Gin a body meet a body
Coming thro' the rye,
Gin a body kiss a body
Need a body cry?

Ha tradotto JD Salinger in italiano una storica traduttrice da Einaudi, Adriana Motti, 1° edizione (la famosa copertina tutta bianca dei Supercoralli, poi ripresa variamente) nel 1961.

Se una persona incontra una persona
Che viene attraverso la segale,
Se una persona bacia una persona
deve una persona piangere?

E' questo che vuole essere Holden da grande, "colui che salva i bambini, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone, mentre giocano in un campo di segale". Ah, l'America.

Colui che salva i bambini era per me Marco Lombardo Radice, maestro della psichiatria infantile morto troppo presto, a 40 anni soli, che prima di fare il maestro della psichiatria aveva (giuro) scritto "Porci con le ali" con la ragazza Lidia Ravera. Sì, Rocco e Antonia, e questo vale la lettura.

(«... e invece, Antonia, la mia grande angoscia di questi tempi è cominciare a vedere che tutte queste cose, il femminismo l'autocritica la rivoluzione, sono importanti, ma non sono ancora tutto, anzi sono forse solo una piccolissima parte di un viaggio molto lungo che non so quanto duri né dove porti e se porti da qualche parte. Alla fine del quale dovrebbero esserci due nuovi Rocco e Antonia, diversi, pieni solo di amore e di cose belle... ma per arrivarci bisogna strippare come disperati, stare molto soli e guardarsi dentro con molta cattiveria, accettare senza prendersi per il culo le cose molto dure che ci possono dire o far capire i compagni di viaggio, essere capaci di dirne di altrettanto dure». Questo era il prima.)

Ci ha lasciato un saggio che si chiama Il raccoglitore nella segale, in una raccolta che si intitola Una concretissima utopia, pubblicato (postumo) da Linea d'Ombra nel 1991.

Scriveva: "Sai quella canzone che fa 'Se scendi fra i campi di segale, e ti prende al volo qualcuno'?...mi immagino sempre tutti questi ragazzini che fanno una partita in quell'immenso campo di segale ecc.ecc.. Migliaia di ragazzini, intorno non c'è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull'orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere dal dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltare fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l'acchiappatore nella segale..."

E ancora: "Semplicemente, banalmente, mi chiedo se non possa servire ad un adolescente comprendere che alcuni dei drammi con cui si confronta sono sì irresolvibili, ma non per questo così atrocemente monadici come spesso appaiono; che attraverso di essi sono passati genitori, nonni, e le generazioni prima, e altri passeranno dopo di lui. Mi chiedo se non sia questo, e solo questo, a consentirgli di sentirsi speciale ma non alieno; di fantasticare a volte di essere il primo al mondo per cui tutto sarà diverso e chiaro senza mai sentirsi l'unico che non trova la risposta; di pensarsi in grado di fornire ai propri figli risposte che non ha avuto dai padri senza mai viversi come l'anello rotto che interrompe un'infinita storia di itache raggiunte. Di avere una memoria di sé, del mondo, che travalichi la disperazione dell'oggi; che tolga alla perdita dell'innocenza quanto meno il sapore della non-umanità. Mi chiedo se questo non sia uno dei compiti dell'adulto, dunque anche nostro."

Infine: "la politica è l'ostinata ricerca dell'interesse dei deboli".

Devo a una giovane donna bionda - che un giorno, vedendo, non si è trasformata in una statua di sale - e a questo libriccino, la speranza.

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